lunedì 7 ottobre 2013

ANALISI MUSICALE

Poteva mancare fra gli argomenti fraintesi dai musicisti? Una pagina di musica è una specie di oggetto sacrificale, ognuno ne fa un po' quello che vuole, lei non si oppone, si offre, si concede inerme, indifesa. Molti pensano che assolvere il proprio compito di interprete sia fare "tutto quello che c'è scritto" in una partitura. Questo pensiero ha dato il via alla "filologia" musicale. Musicale? Direi piuttosto "filologia dei significanti" ( feticismo del segno). Provo a spiegarmi. Cos'è una pagina di musica? La stenografia di un tragitto della coscienza umana. Molti invece pensano che sia un insieme di segni utili a richiamare suoni e che una volta rispettato alla lettera ogni segno dando vita a suoni, ne scaturirà
automaticamente ...musica. Magari fosse così semplice. Insomma c'è una partitura dei ...significati che non è scritta ma è soltanto essendone consapevoli che la stenografia di una partitura dei significanti potrà lasciar nascere quella dei significati. Questo è il momento magico dell'ANALISI. I più si fermano a quella descrittiva ( strumenti, note, ritmi, armonie, forma) e una volta venuti a capo con le parole di quello che è già scritto coi suoni in realtà non sanno che farsene da un punto di vista esecutivo. Ad esempio sapere che un certo brano inizia in re maggiore e poi modula a...si minore che mi offre in più da un punto di vista esecutivo? Suono più piano? rallento? accelero? guaisecambio? Oppure: in una forma sonata sapere dove inizia lo sviluppo...che faccio, mentre suono guardo il pubblico e grido "attenti ...attentiiii...SVILUPPOOOOO". E lo stesso farò quando saremo alla ripresa? Insomma quale analisi serve davvero, cosa debbo cercare di capire da quei segni che mi sia utile da un punto di vista dell'esecuzione? C'è un altro modo di analizzare una partitura. E' quello che parte dagli effetti del suono sulla coscienza umana e di che cosa chieda la coscienza umana ad un brano perché lei sia messa in grado di potersene appropriare. Si presterà attenzione, allora, alle ripetizioni per poterle eseguire in modo orientato, si cercheranno le imitazioni per stabilire ordini di priorità, ci si avvarrà dell'analisi "formale" per sapere come graduare la tensione "prima" del punto massimo e dopo il punto massimo. Ah...e ma allora...eh, sì...Celi, eh, ormai s'è capito da tempo no?