lunedì 24 gennaio 2011

L'articolazione

[M° Raffaele Napoli su forum 2006]
1) La musica è necessariamente un movimento tra tensione e distensione ?
2) Può essere una musica contemplativo-meditativa ?
3) l'uomo è in continua tensione verso qualche cosa o nella sua coscienza è presente anche la necessità di quiete e stasi ?

Se volessi fare il furbo (nel senso di spingerti all'esasperazione come faceva Celi con stimoli inesorabili) potrei rispondere: "ah ..., io non so cos'è ciò che tu definisci "musica", musica è un processo, un divenire e quindi volerne fissare le caratteristiche con una definizione le toglierebbe libertà e possibilità di essere vissuta come un divenire dalla coscienza umana".

E tu te ne staresti lì a pensare, a scervellarti, tentando con una domanda diversa di aggirare l'ostacolo di esigere una "definizione", e tentando invece per gradi di definire, almeno, ciò che non è.
E questo è in realtà ciò che Celi ha operato con noi. Spingerci a definire tutto ciò che "non è" musica per mettere la nostra coscienza in uno stato di purezza, libera da aspettative e pronta in modo... primigenio a vivere il processo dopo aver liberato il campo da lacci e lacciuoli.

Quello che posso tentare di fare per non rovinare (anche) in chi legge questo ... divenire (apprendistato) è dare qualche stimolo, qualche suggerimento, semplicemente perché ci sono già passato e ho verificato che da un certo momento in poi ero in grado di anticipare le risposte che poi avrebbe dato Celi (e quando questo succedeva in una percentuale prossima al 100%, si capiva che era arrivato il momento di ...tagliare il cordone ombelicale, cosa che puntualmente, attraverso un litigio/pretesto, operava Celi, quasi autorizzandoti ad "uccidere il Buddah" e a lasciar pienamente venir fuori il maestro che è in te).

Allora: tensione/distensione. E' l'essenza di qualunque articolazione e la nostra coscienza si appropria di ciò che è esterno a lei solo a condizione che i fenomeni che le si presentano siano articolati. Diciamo meglio che l'uomo, nei suoi manufatti e nelle sue creazioni, non fa altro che esplicitare ... articolazioni. E' un continuo impatto/risoluzione in forme anche differenziate, ma sempre di questo si tratta.
Cos'è l'architettura se non ...articolazione?
E così la toponomastica, le planimetrie, il linguaggio, un film, un romanzo, una partita di scacchi, una partita di pallone, la scrittura, il pensiero, le età dell'uomo, la storia, le religioni, la..., le..., i..., etc, etc, etc........

Io faccio sempre un piccolo esempio:
335236550
tre tre cinque due tre sei cinque cinque zero

sì ma... quant'è ?
già così andiamo meglio:
trecentotrentacinquemilioniduecentotrentaseimilacinquecentocinquanta.
Un po' faticosi da leggere, però
Ma se li articolo, già diventano più percepibili:
335.236.550
trecentotrentacinquemilioni duecentotrentaseimila cinquecentocinquanta

se poi lo dico tre-tre-cinque / due -tre / sei - cinque / cinque - zero
diventa pure chiaro che non è l'incremento della popolazione cinese negli ultimi cinque anni, ma semplicemente un numero di cellulare.
Siamo fatti così: tensione e distensione, essenza dell'articolazione

2) contemplativo/meditativa: cosa si intende? Che se la risposta arriviamo a dire che è: "sì, può esistere", questo ci autorizzerebbe allora, a dire che un clavicembalo o un organo, pur essendo impossibilitati a esplicitare il parametro "dinamica", per questa eventuale categoria di musica andrebbero bene ? (... così facciamo pure contenti i pianisti che si avvicinano a Bach "secondo la supervisione tecnico/...aulica del maestro Ciccolini" )
Ammettendo di voler azzardare una definizione di musica che poi la si debba pure sottotitolare "contemplativo/meditativa", francamente lo trovo ...non lo dico va.

3) tensione - quiete - stasi

Come ai potrebbero mai definire le parole "quiete e stasi" se non confrontandole con ... tensione?
I due processi sono uno l'integrazione dell'altro. L'unità e l'equilibrio per l'umano, che non è "divino" (il famoso "motore immobile"), l'alternanza ( ... l'articolazione?) fra tensione e distensione rappresentano l'uno.

L'uomo vive di un impulso fondamentale: quello che in tedesco si definisce "drang nach freiheit", spinta, impulso, tensione verso la libertà.
Perché il direttore batte il tempo? Perché il compositore compone la seconda battuta e poi la terza e così di seguito? perché il violinista va verso la punta ?

Allora la necessità di quiete e stasi, sì che sono presenti, ma solo in quanto è anche presente la tensione verso la libertà.

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