martedì 20 luglio 2010

Segreti

[Intervento del m° Raffaele Napoli su forum - 2007]

Qui intervengono i famosi "segreti" professionali, quei distillati di esperienza che hanno due possibilità: o si rivelano degli espedienti, nel senso che ognuno elabora un sistema col quale si ... "arrangia" come può e ogni tanto gli va pure, empiricamente ma casualmente, bene ma senza nessuna possibilità che l'espediente trovato dia garanzie costanti di efficacia, oppure si lavora all'acquisizione di un codice. Cosa significa? Vuol dire che il tuo fare ha una guida: l'attenzione costante al rapporto tentativo/risultato. Se provando un certo "modo" quello si rivela discontinuo, lo elimini. Resta , invece, e quindi diventa codice quel "modo" che puntualmente ottiene i risultati voluti.
Si tratta poi di andare alla fonte (cercare e trovare un ... MAESTRO) la cui "efficacia" di risultati sia costante e affidabile. In altri termini, si può anche tentare di arrivare alle cose da soli, il rischio è da un lato di scoprire l'acqua calda e quindi perdere un sacco di tempo, oppure,se quello che ti interessa è fare davvero, cercare nel tempo ... giusto, di imparare una tecnica ... laser, che ti metta cioè in grado di arrivare agli scopi prefissati senza dispersioni.

Per ottenere più suono ci sono due ..... tecniche.
1) l'ANTICIPAZIONE. Si tratta di anticipare nella metà del movimento precedente il movimento successivo. Ad esempio stai battendo un 3/4 (figura di riferimento: triangolo - 1 in battere, 2 a destra. 3 in alto sulla verticale dell'1 ) e hai bisogno di più suono perché gli archi non sono abbastanza presenti in base al contesto di quel momento?
Allora: se immagini il percorso di ogni movimento contenente la sua suddivisione (ma senza indicarla suddividendo il gesto) come ù-no, dù-e, tré-e, per ottenere più suono farai ad esempio, con il gesto ovviamente, ù-no, dù-tre, é-e, in pratica ANTICIPI il movimento del tre alla metà del due. Questo è efficacissimo. In pratica diventa una specie di ... sincope gestuale ma che si rivela una bomba di risultato.
2) Dirigere le ... ottave. Generalmente i direttori hanno poca coscienza del fatto che il gesto ... suona.
Franco Ferrara, l'unica volta che l'ho incontrato, mi disse, mentre stava dirigendo un ... incapace: "ah, se la bacchetta suonasse..." come dire: questo sta facendo un disastro, non c'è alcun rapporto fra la musica e quello che lui fa, eppure l'orchestra continua a suonare quando, invece, in base a quello che lui sta facendo, dovrebbe fermarsi.
Questo trova conferma nella indicazione che Celibidache dava all'orchestra di Monaco durante i corsi di direzione: "per corstesia suonate esattamente quello che lui dirige, altrimenti non si renderà mai conto di quello che sta facendo e della relazione che c'è fra il suo gesto e il risultato e si illuderà di essere lui a dirigere quando invece è semplicemnete l'orchestra che suona indipendentemente da quello che lui fa".
Allora ? Il gesto in realtà ... suona, non è solo simbolico, nel senso che non è una semplice convenzione. E come "suona" il gesto ? Avvalendosi della tridimensionalità. Noi viviamo in uno spazio tridimensionale e il gesto vi corrisponde.
Allora se hai bisogno di più suono nei contrabbassi, per indurli a dare più suono (se non basta quello che in quel momento, in relazione al contesto, stanno dando) amplierai il gesto verso il basso, quasi ad andare a prendere ... in cantina tutta la profondità della gamma che un contrabbasso offre. Questo vale anche per il contrario: se i contrabbassi stanno dando ... troppo, conterrai il gesto battendo in un ambito che non affonda mai verso il basso (spaziale) costringendoli (o meglio non autorizzandoli) ad "allargarsi" troppo.
Beh, devo dire che quelli che sembravano "espedienti" o "pannucci caldi" buoni per Celibidache e non sempre affidabili, si sono rivelati .... CODICI e funzionano. Certo non puoi pensare di dirigere sempre anticipando o "ottavando", queste sono le "risorse aggiuntive" quando l'ordinaria amministrazione non basta.
9) con quale gesto si ottiene un pianissimo ?
il modo più efficace per ottenere un pianissimo dall'orchestra è quello di ... bloccare i gesto dove si trova nel momento in cui è necessario ottenere il pianissimo
(nel senso che resti con le braccia all'ampiezza e all'altezza alla quale ti trovi e semplicemente riduci quasi a zero il movimento)
L'efficacia è tale che le prime volte rischi la sindrome da ... superuomo, nel senso che pensi "caspita ma allora sono proprio io a dirigere ... (...se so cosa fare)
Molti, e qui denunciano ( ... o tradiscono, fate voi ) il loro assoluto dilettantismo, si prodigano in rimpicciolimenti, riavvicinamenti delle braccia verso il centro e quello che è più grave, bruciando completamente la dimensione più sottile e delicata del gesto: la profondità.
Allora cosa fanno? avvicinano le braccia al corpo; qualcuno, poi non pago di tutto questo, assume una posa prossima all'... evacuazione, piegando un po' le ginocchia e quasi sollevando il ... popò.
L'orchestra , probabilmente, accortasi fin dalle prime battute delle inesistente presenza "utile" del direttore, non può far altro da un lato che arrangiarsi dato che è abbandonata al suo destino, e dall'altro, qualcuno ormai col ..."callo" del suonare ... indipendentemente da quel pinguino che sta sul podio (e quindi avvezzo a fare senza) si gode la pantomima e se la ride.

Ogni concerto, in una prima fase della sua esperienza direttoriale , oltre 400 concerti con la filarmonica di berlino in 7 anni, fatti non come qualunque altro a quel livello con un'orchestra similare (vedi Solti con Chicago, o qualunque altro stabile con la propria), visti gli esiti, senza una autoanalisi, ma servendosi al meglio di quella opportunità: un orchestra ... attendibile e per attendibile intendo pronta ad assecondare e un direttore autocoscienzioso.
Allora, ad esempio il problema pizzicati tutti assieme e non i soliti arpeggi. Bene se un certo gesto è alterno nella sua efficacia, una volta va e na volta non va, lo elimino, ma se avendo intuito che dietro c'è altro (come l'ha detto bene chi ha scritto qui che dietro a ogni mela che cade c'è una legge, ma ci vuole anche un Newton che la riconosca e la spieghi, e non che chi è incapace di riconoscerla, dice che non c'è e per lui è solo caduta una mela ...) e cercando di dare sostanza a quest'altro (gravità, ricerca dell'unità, coerenza fra forma e sostanza, etc, etc) sperimento un gesto che si rivela puntualmente affidabile, questo diventa ... "CODICE", tanto che poi si può arrivare a dire: il pizzicato si fa ....COSI'!

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