giovedì 20 agosto 2020

MUSICA - CHE FARE - 1

 1 - MUSICA: CHE FARE. Questa volta SENZA il punto interrogativo. Inizia qui una miniserie numerata per consentire a chi legge di orientarsi nel percorso che cerco di delineare. Si tratta di qualche stimolo di pensiero per passare dal far emergere le problematiche al suggerire qualche soluzione.

Il motore di qualunque azione umana è la MOTIVAZIONE. Quello che sto per scrivere so da me che urterà molte suscettibilità, ma in questo ho molta esperienza su come arginare offese, attacchi personali, inutili tentativi di screditamento quindi... "all'opra, all'opra".
-----------
Il messaggio è rivolto principalmente a giovani, aspiranti musicisti che hanno molte strade aperte davanti a sè e sono quindi nella invidiabile posizione, non avendone ancora intrapresa una in modo convinto, di non doverla poi difendere a tutti costi per non perdere, secondo loro, una presunta, acquisita e apparentemente consolidata ... credibilità. Potrebbe mai, ad esempio, Muti pensare che le sue scelte non possano essere di esempio per aspiranti musicisti? Sicuramente è molto più difficile per lui, è meno libero, avendo sulle spalle il fardello ingombrante del suo EGO che nel tempo si è cronicizzato e rinforzato ( cito Muti soltanto come un caso di nome noto e non perché io abbia un particolare interesse per le sue sorti, lui come tutti è nato e morirà, quindi in questo siamo tutti uguali - citazione traslata de "A livella" del Principe Antonio De Curtis, in arte Totò). Celi ormai confortato da successi internazionali quando Tiessen andò nel suo camerino e gli disse che aveva fama ma non faceva una nota di musica, invece di mandarlo al diavolo, ragionò su quello che il suo Maestro gli stava dicendo e in un'intervista di molti anni dopo, descrivendo quell'incontro disse:"Il avait raison" [aveva ragione] e da lì intraprese un cammino di approfondimento fenomenologico che cambiò radicalmente il suo approccio al "far musica". Diciamo in altro modo e per il discorso che voglio fare io qui oggi, che aveva spostato l'orientamento, la finalità ultima della sua motivazione come musicista: faceva i primi passi sulla via che porta all'abbattimento quasi totale dell'EGO, quello che in altri termini viene definito passare dalla "soggettività" alla "oggettività". Continua...
[Per Nicolò... nun te fa ngannà: sto tentando di rispondere alla tua domanda "Quindi che facciamo?" e
possibilmente argomentando in modo articolato. ;-)]

Nessun commento:

Posta un commento