sabato 4 febbraio 2012

Sull'ascolto

Un pensiero che spesso mi è balenato per la testa quando ho frequentato Celibidache (e potrebbe accadere a chiunque al contatto con un grande musicista) era: "vorrei avere per un giorno le sue orecchie".
Cercavo di sintetizzare così: la sua capacità analitica, la sua capacità di ascolto sintetico, la sua competenza, le sue ...strategie di approccio, i suoi ... ordini di priorità.

Questo era dettato non tanto e non solo da un bisogno di ...identificazione che è fattore ineliminabile del rapporto maestro/allievo in una prima fase, quando ancora non lo hai ...ucciso per scoprire che il maestro sei tu, quanto dal voler diventare cosciente e padrone del gap esistente fra te/me/noi/voi e lui per meglio comprendere dove volesse andare a parare con ciò che ci spronava a sperimentare nel rapporto col suono affinché ne cogliessimo gli elementi che gli consentono di diventare musica.

Fatta questa premessa, sono assolutamente incuriosito da un processo esattamente opposto:
avere per un giorno le orecchie di chi si avvicina alla musica per ..., e qui ognuno avrà le sue legittime motivazioni, e la ascolta.

Mi chiedo sempre: "che cosa ...ascolti?"

Come ti disponi ad ascoltare ?

Che cosa ti aspetti ?

Il dibattito è aperto a chiunque.
Aspetto contributi, poi se la ... generosità di tutti sarà stata grande nello ... svelare i propri percorsi di approccio, anche io dirò la mia (dato che ormai la dico sempre la mia, voglio stare in ascolto ...fruttuoso, e vi sarò grato se risponderete numerosi a questo appello - la gentilezza del/dei moderatore/i è tale che qui ... tutto è concesso.

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Quando ascoltiamo musica lo facciamo per mille motivi diversi, ma sicuramente , per quanto possano essere diversi i motivi, ogni approccio si avvarrà di CRITERI (disparati a piacere, ma sempre attraverso e secondo criteri si sustanzierà il proprio ascolto)

1) Ascoltare per comprendere il brano
2) Ascoltare per comprendere il compositore
3) Ascoltare per comprendere l'esecutore/interprete
4) Ascoltare per giudicare il brano
5) Ascoltare per giudicare il compositore
6) Ascoltare per giudicare l'esecutore/interprete
7) Ascoltare per godere del brano indipendentemente dall'esecutore/interprete
8) Ascoltare per godere dell'esecutore/interprete indipendentemente dal brano

Naturalmente ci possono essere anche altri approcci, spinte, motivazioni che ci portano a voler ascoltare.

Ma, tanto per avviare un discorso organico,siete d'accordo con questa impostazione?
Avete considerazioni da fare in merito ?

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Le tre famiglie
comprensione - giudizio - goduria

e ognuna suddivisa in ulteriori rami:
brano - compositore - esecutore/interprete (giusto per non generare altre discussioni...)
perché le ho messe in campo?
Perché credo che volendoci andare in fondo sia necessario fare chiarezza.
Prima di ...proporre un modo di rapportarsi ai suoni che ci dia modo di arrivare alla musica (questo "prima" certo ha un carattere da premessa, ma in realtà è dal primo attimo in cui ho iniziato a scrivere su Edumus che mi sono proposto come testimonial di un approccio) mi sembra che abbiamo da sondare/scardinare alcune modalità correnti

Cosa accade correntemente quanto a ..."modalità di....."
Brano: comprensione - giudizio - goduria
Compositore: comprensione - giudizio - goduria
Esecutore: comprensione - giudizio - goduria

Gli intrecci sono molti e ognuno genera un risultato differente che il mercato cerca di accontentare nella sua volontà non certo di essere parte attiva per fare cultura quindi "proponendo", ma facendosi parte attiva ..." a seguire": "tu consumatore vuoi questo? e io cerco di dartelo".
Così siamo alla ...frutta.

Alcuni esempi.
Esecutinterpreti.
Seguendo per circa un anno (settembre 1982 - ottobre 1983) Peter Maag (direttore svizzero morto nel 2001) in qualità di assistente, ho girato con lui mezzo mondo. Ricordo che mi fece molta impressione (eravamo nel Maggio del 1983) a Washington vedere nei negozi di musica, sul dorso delle cassette audio la sola scritta: "LUCIANO".
Qui è il caso del "feticismo" dell'interprete. Nè compositore, né composizione erano segnati se non piccolissimi all'interno. E questo è un ...tipo.

Brani.
Poi abbiamo le ...compilation classiche a prova di stupido: "è in edicola: i capolavori della musica classica", come pure molta parte di ascoltatori che "predilige" certi brani a scapito di altri cosa assolutamente verificabile nel pullulare di "forum" di discofili (o discomani?) che poi dei loro brani/pupilli fanno una religione avendone esecuzioni disparate (...disperate?).

Compositori.
Per finire , alla stessa maniera, c'è la genia dei feticisti né per esecutinterpreti né per brani, ma per compositori. "Io riesco ad ascoltare solo ..." " Per quanto amo Mahler, tanto non capisco Bruckner " e così di seguito.

"Si vabbé ma tu (cioè io) dove vuoi andare a parare, che proponi?
Di fare chiarezza sugli impulsi e sulle motivazioni, da un lato, e sui criteri , dall'altro.

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