Ascoltare esecuzioni con l'illusione che esistano "interpretazioni" è la prova evidente della mancanza di criteri. Inevitabilmente chi possiede criteri, capisce, chi no, vaga con aspettative di diversità e novità alla ricerca di non si sa che.
Ieri sera Milena Gabanelli, finalmente, ha avuto il coraggio di affermare pubblicamente che l'IGNORANZA ESISTE e che ai bambini bisognerebbe insegnare a leggere fin dalle elementari.
Ovviamente non si riferiva all'alfabeto, quanto alla comprensione del senso.
Che in Italia non si legga è un dato accertato e le conseguenze dannose sono sotto gli occhi di tutti in qualunque settore di attività. Superficialità e presunzione ormai la fanno da padrone in tutte le relazioni umane.
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"… e la musica non se transmete che per le articulaziooni.
Il fatto che è articulata da un uòmo e si indiriza alla coscienza che può articulare di un altro!!! “[Sergiu Celibidache]
(Tratto da "Idee sulla musica" - RTSI 1974)
Ai più, purtroppo, sfuggono le implicazioni che questa affermazione determina nella pratica musicale.
Per citarne alcune:
- 1) come si decide il tempo di esecuzione di un brano
- 2) che rapporto c'è fra tensione e intensità
- 3) in base a quale criterio vanno differenziate le ripetizioni
- 4) quando finisce un brano di musica
- 5) come liberarsi per vivere il Punto Massimo di un brano...e poi c'è chi ascolta ancora Karajan o Bernstein o Kleiber: è come proporre ad un assetato di verità di dissetarsi in un pantano pur avendo a portata di mano una sorgente di acqua pura
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