martedì 7 marzo 2023

"MUSICA ALLE MEDIE" 5/xx: I DOCENTI DI MUSICA CHE VOGLIONO DAVVERO IMPARARE A DIRIGERE...

Esiste una tecnica direttoriale nella quale per ogni gesto che viene fatto

viene data la ragione che lo determina, il perché ontologico.
Nulla è frutto di approssimazione e tantomeno di arbitrio, insomma in questa non esistono come invece accade in altre, frasi del tipo "si può fare in tanti modi, ognuno sceglie quello che..." e non viene mai detto in base a quale criterio ( che risponda quindi ad un ... perché) venga scelto l'uno o l'altro.
I principi ontologici che reggono il rapporto fra
- PESO DEL BRACCIO
- FORZA DI GRAVITÀ
- DIREZIONE DEI MOVIMENTI DELLE BRACCIA E LORO SIGNIFICATO ANALOGICO E NON ARBITRARIO
- LEGAME INDISSOLUBILE FRA IDEA MUSICALE E GESTO "FUNZIONALE"
(soltanto per citarne alcuni fra i fondamentali)
subiscono due possibili sorti:
si possono CONOSCERE e STUDIARE per arrivare a possederli o possono essere
IGNORATI.
La scuola di direzione d'Orchestra di Sergiu Celibidache offre risposte a chi sia alla ricerca della verità e non lascia spazio ad alcuna discrezionalità. Per frenare obiezioni idiote va subito chiarito che questo non significa che si diventa tutti "automi" o cloni ( ma come ti viene in mente...). No! Significa che ognuno ha le "sue" braccia ma i principi che ne regolano il funzionamento direttoriale non sono "personali e soggettivi" ma "universali e oggettivi".
LA REALTÀ "QUANTITATIVA" è un contenitore enorme e quindi c'è spazio per tutti. Approssimativi e funzionali, consapevoli e "ignoranti ( nel senso di coloro che ignorano) con-vivono, nel senso che ci si ritrova tutti a condividere l'esistenza sul pianeta Terra perché è l'unico al momento conosciuto sul quale sia possibile la vita.
LA REALTÀ "QUALITATIVA" invece è un contenitore molto piccolo e selettivo che rispetto alla "quantitativa" non consente deroghe o approssimazioni. Per accedervi sono necessari requisiti umani non fraintendibili e assolutamente verificabili in ogni scelta di chi la vive: - anelito alla libertà (prima di tutto libertà dall'ignoranza" ) e
- amore incondizionato per la verità.
L'ostacolo principale per accedere alla "realtà qualitativa" è soltanto uno: l'EGO che nel narcisismo trova la sua materializzazione più gettonata nel mondo attuale.
"L'unica persona che conta sono "IO"; "tu", inteso come altro da me verso il quale io potrei ad esempio provare empatia immedesimandomi, non esisti, non sei nemmeno contemplato come possibile, esisto soltanto io.
Questo fa la differenza fra i direttori APPROSSIMATIVI e i direttori FUNZIONALI.
Se non lavori per sapere quale sia il "perché" VERO che sta dietro ad ogni gesto, ogni volta che ti metti in piedi ( a proposito: come si sta in piedi e... perché in un modo o in un altro?) e ti accingi a dirigere è come se comunicassi ai ragazzi "voi non siete nessuno, per me non esistete, lo dimostra il fatto che io ora farò dei gesti di cui in realtà non conosco la ragione profonda, il perché vero che ne costituisce la ragion d'essere. Sono un "approssimativo" che si illude di essere adeguato, anzi, il problema non esiste perchè io manco me lo pongo. Come mi arrangio io ora arrangiatevi pure voi suonando "qualcosa" in base ai miei gesti approssimativi con un patto che ci rende complici.
Io inizierò inizio a muovere le braccia (lascia stare come... tanto fa tutto lo stesso) più o meno quando voi iniziate a suonare. Non badate ai miei gesti, non vi fate distrarre da quello che faccio; concentratevi piuttosto sulla parte scritta che avete sul leggio. Alla fine non vi preoccupate: quando smetterete di suonare mi fermerò anche io... forse.

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