mercoledì 10 marzo 2010

I fondamenti

[Post di Raffaele Napoli, 6 aprile 2006]
"Quali sono i fondamenti della direzione d'orchestra.
Inevitabili risultano, come dimostrano molti argomenti riguardanti la direzione d'orchestra da me avviati, gli scontri fra concezioni "diverse". Chi legge, se dovesse formarsi una idea sulla direzione d'orchestra, è probabile che cercherebbe qualcuno che gli spiegasse non la tecnica, ma ciò che le sta dietro. Non a caso le due ultime grandi scuole di direzione sono state quelle di Franco Ferrara e di Sergiu Celibidache. Erano la sintesi ultima di due modi di rapportarsi buoni per qualunque disciplina:
1) "a me riesce tanto bene, fate come me" ( scuola definita "per imitazione")
2) "cerchiamo di cogliere i "criteri fondamentali" che stanno dietro a qualunque cosa"
Celibidache ovviamente era il paladino del secondo modo.
In un epoca "veloce" e troppo spesso anche, per questo, superficiale come la nostra, si crede che basti "muovere le braccia" secondo uno schema e tutto è risolto.
Che cosa sottintende il muovere le braccia?
Che cosa "significa" e a cosa fa riferimento muoverle in certe direzioni?
Che rapporto c'è fra il movimento delle braccia e la reazione che questo dovrebbe suscitare ?
Poi mi si viene a dire che io dò fastidio perché faccio prima le domande e poi vado a massacrare i malcapitati. Brutto modo di vedere la questione.
Io invece penso: " ma se uno non si è manco posto queste problematiche MA COME SI PERMETTE DI PARLARE DI DIREZIONE D'ORCHESTRA?
Se non si va ai "fondamentali" si sarà sempre esposti non solo ad un Raffaele Napoli qualunque che le pone, ma alla IMPOTENZA manifesta o celata ma che comunque, prima o poi, verrà sempre fuori quando ci si andrà a cimentare con il dirigere.
Ma c'è speranza: giovani assetati di risposte perché colgono la differenza fra "domande fondamentali" e "risposte affrettate da parte di chi domande non se ne è mai poste e manco pensa che esistano", ce ne sono ancora, ed è su questi giovani che dobbiamo fare affidamento. Il resto è l'effimero del mondo che si accende, si infiamma e come un covone di paglia, subito si estingue.
Il muovere le braccia sottintende...la padronanza del peso delle braccia e la sua relazione con la forza di gravità.
Che cosa "significa" e a cosa fa riferimento muoverle in certe direzioni?
Il "riferimento" è il fatto che viviamo in uno spazio tridimensionale e che quindi a quello facciamo riferimento quando ci collochiamo in un punto dello spazio per essere a nostra volta un "riferimento" per chi ci sta difronte. Il "significato" è il richiamo alla nostra identità quali abitanti di questo pianeta che per poter vivere in questo ambiente fenomenico non possono prescindere dalle sue caratteristiche e che per interagire in esso e con gli altri esseri umani sottostanno inevitabilmente alle sue leggi di funzionamento." [R.N.]

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