mercoledì 10 marzo 2010

Il gesto

Di quando in quando inserirò nel blog interventi che il m° Raffaele Napoli ha svolto in diversi forum. Questo per non perdere un bagaglio di conoscenze e integrare con la puntualità, la competenza e la precisione che contraddistinguono il m° le mie indicazioni.

"Generalmente i direttori hanno poca coscienza del fatto che il gesto ....... suona. Franco Ferrara, l'unica volta che l'ho incontrato, mi disse, mentre stava dirigendo un... incapace: " ah, se la bacchetta suonasse..." come dire, questo sta facendo un disastro, non c'è alcun rapporto fra la musica e quello che lui fa, eppure l'orchestra continua a suonare quando, invece, in base a quello che lui sta facendo, dovrebbe fermarsi. Questo trova conferma nella indicazione che Celibidache dava all'orchestra di Monaco durante i corsi di direzione: "per corstesia suonate esattamente quello che lui dirige, altrimenti non si renderà mai conto di quello che sta facendo e della relazione che c'è fra il suo gesto e il risultato e si illuderà di essere lui a dirigere quando invece è semplicemnete l'orchestra che suona indipendentemente da quello che lui fa". Allora ? Il gesto in realtà... suona, non è solo simbolico, nel senso di una semplice convenzione. E come "suona" il gesto ? Avvalendosi della tridimensionalità. Noi viviamo in uno spazio tridimensionale e il gesto vi corrisponde. Allora se hai bisogno di ..... più suono nei contrabbassi, per indurli a dare più suono (se non basta quello che in quel momento, in relazione al contesto, stanno dando) amplierai il gesto verso il basso, quasi ad andare a prendere... in cantina tutta la profondità della gamma che un contrabbasso offre.
Questo vale anche per il contrario: se i contrabbassi stanno dando... troppo, conterrai il gesto battendo in un ambito che non... affonda mai verso il basso (spaziale) costringendoli (o meglio non autorizzandoli ) ad... "allargarsi" troppo. Beh, devo dire che quelli che potevano sembrare "espedienti", si sono rivelati... CODICE e funzionano. Certo non puoi pensare di dirigere sempre anticipando o "ottavando", queste sono le "risorse aggiuntive" quando l'ordinaria amministrazione non basta." [R.N.]

Nessun commento:

Posta un commento