domenica 7 marzo 2010

Il direttore d'orchestra, questo sconosciuto!

La prima cosa che forse merita segnalare, è che il direttore (d'orchestra, di coro, di banda, ...) deve possedere una tecnica, assolutamente in analogia con quanto necessita per suonare qualsiasi (altro) strumento. Troppi personaggi, anche totalmente a digiuno di musica, o in altri casi ottimi strumentisti, pensano che dirigere consista "semplicemente" nel prendere una bacchetta in mano (nel migliore dei casi) e sventolarla grosso modo seguendo un tempo più o meno come viene insegnato a solfeggio. In molti casi neanche questo perché troppo meccanico o scontato, meglio un po' di coreografia e quindi si parte con ampie sbracciate o giochetti "magici" di mani. Ecco, invece, che esiste una tecnica, complessa ma semplice nei suoi fondamenti, che richiede lungo tempo per essere appresa e molto esercizio. Il direttore ha due ruoli fondamentali: servire all'orchestra per ogni necessità di tipo ritmico e sonoro, e rappresentarne la coscienza musicale, quindi mettere in relazione ogni orchestrale con il tutto, cioè con tutta l'orchestra e con la pagina musicale che si va ad eseguire. Sono le due prerogative senza le quali è impossibile far musica.

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