mercoledì 24 marzo 2010

Riassumendo

Dunque, riassumendo questi primi interventi, il direttore conscio del proprio ruolo e padrone di una tecnica esemplare, qualunque sia il tipo di attacco del brano che va a dirigere non fa battute a vuoto e inizia sempre e solo con il levare che precede l'attacco stesso. Pertanto se un brano in 4/4 inizia in battere, il direttore si limiterà a segnare il 4° movimento precedente; se inizia sul 4° segnerà il 3, se inizia sul 3° indicherà il 2 e così via. Ovviamente la partenza (detta anche "avant geste") è un impulso proporzionato alla dinamica iniziale e alla prima (o più importante) figura da indicare. Può risultare più complesso (e sicuramente lo è per chi è alle prime armi) dare l'attacco quando il brano inizia con un valore piccolo, tipo croma, semicroma, ecc. In questo caso il direttore abile usa un attacco che possiamo definire "virtuosistico", cioè segnando il movimento immediatamente precedente proporzionato ad hoc. Ad es.: inizio della sinfonia del Barbiere di Siviglia di Rossini. E' un 4/4, ma essendo un tempo lento si batterà in 8, il che significa che ogni movimento viene battuto due volte (ci occuperemo più avanti di come differenziare i vari movimenti); la partitura indica una semicroma sull'ultimo movimento e si batterà quindi l'8, cioè l'ultimo movimento proporzionando una croma (1:1). Ovviamente non sono da prendersi in considerazione modificazioni di valore: molti direttori, forse basandosi su esecuzioni di tradizione, partono o con un valore molto più grande (mi pare Karajan), o strettissimo (mi pare Abbado). Non ci pare giustificata questa procedura, e dunque, una volta di più, si fa come è!
Nel caso in cui il direttore non si senta in grado di fare un attacco virtuosistico, potrà ricorrere al levare metrico, che gli consentirà anche di assumere il tempo più opportuno prima dell'attacco.

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